martedì 3 aprile 2007

Dalla commissione antimafia stop alle candidature di imputati alle amministrative

Oggi la Commissione bicamerale antimafia ha approvato un codice di autoregolamentazione che impegna i partiti a non candidare imputati per le amministrative.
Solo i partiti che aderiranno al dettato del codice di autoregolamentazione, assumeranno l'impegno ad escludere dalle liste soggetti colpiti da provvedimenti giudiziari per reati particolarmente gravi quali associazione mafiosa, racket, usura, traffico di esseri umani e contrabbando, estorsione, riciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita, trasferimento fraudolento di valori, omessa comunicazione delle valutazioni patrimoniali, traffico illecito di rifiuti.
I partiti possono comunque candidare ugualmente tali soggetti motivando la scelta.
La decisione non si estende in alcun modo al parlamento in cui siedono 25 pregiudicati e quasi un parlamentere su dieci ha problemi con la legge (ovvero si è salvato non per merito ma per prescrizione, indlto o depenalizzazione del reato).

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