domenica 8 luglio 2007

Dossier Sismi: la scomparsa dei fatti

La vicenda dei dossier illegali del Sismi è stata inizialmente snobbata da molti media, come la maggior parte dei TG nazionali, alcuni non ne hanno ancora parlato, altri, come il TG5, hanno aspettato le dichiarazioni di Berlusconi e Pollari in loro difesa.

Ora è battaglia politica e mediatica, infatti nei telegiornali si vedono rimbalzare dichiarazioni di politici di maggioranza e opposizione, ma poco si sente parlare dei fatti.
La vicenda presenta aspetti molto gravi, un vero attacco alla democrazia, durante il governo Berlusconi, i servizi segreti hanno raccolto informazioni su circa 250 tra magistrati (tra cui quelli che indagavano su Berlusconi, compreso lo spagnolo Garzon) politici dell'allora opposizione, giornalisti e alti funzionari militari.

Molti sembrano non considerare la vicenda grave.
La gravità secondo Cossiga sta nel fatto che il CSM abbia denunciato pubblicamente l'accaduto, insomma, per l'ex capo di Stato, è grave che si sappia, non che sia accaduto.
L'ex premier Berlusconi ha detto di non aver mai fatto schedare nessuno, di non essere al corrente dell'operato del "dottor" Pio Pompa, nonostante non ne sappia nulla garantisce comunque che questo non era affatto illecito.

Il segretario dei DS Fassino parla di responsabilità oggettiva di un premier per quanto accaduto durante il suo governo. Cicchitto (FI) non risponde nel merito, definisce Fassino "stalinista" per aver attacato Berlusconi.

Brutti (DS, vicepresidente Copaco) rende noto che, tra la documentazione sequestrata dallìarchivio di via Nazionale, ci sarebbe un fax di Pio Pompa a Berlusconi con cui si poneva ai suoi servizi.

Cicchitto chiede come Brutti sia venuto a conoscenza del fax, visto che non può negare l'esistenza del documento e visto che non può più sostenere la totale estraneità del leader di Forza Italia preferisce ribadire la gravità del fatto che l'opinione pubblica possa venire a conoscenza di tali vicende.
Per Alfredo Mantovano (An) la responsabilità oggettiva appartiene ad Amato, il quale dovrebbe dimettersi.
Schifani (Fi) risponde a Fassino snobbando l'argomento richiamandolo alle sue responsabilità politiche nella vicenda Unipol.

Scontro aperto anche per la possibilità di istituire una commissione parlamentare d'inchiesta. Per la Cdl è sufficiente chiamare in causa il Copaco, presieduto dal forzista Scajola.
Italia dei Valori e Udeur d'accordo per la commissione, ma per il partito di Mastella deve essere presieduta da un esponente del centrodestra, Casini (Udc).
Fassino ritiene necessaria la commissione solo nel caso in cui non sia esaudiente la risposta del Copaco.

Il premier Prodi non si sbilancia, chiede solo "verità e chiarezza".
La verità auspicata dal presidente del consiglio, difficilmente verrà a galla, i media prendono in considerazione ormai solo l'attuale diatriba politica, senza spiegare all'opinione pubblica quale sarebbe stato l'operato del Sismi.

Molti però penseranno che sia perfettamente lecito voler "bonificare il palazzo" come scritto negli appunti di Pio Pompa.
Forse per qualcuno è normale che i servizi segreti creassero documenti, talvolta bufale, per screditare i magistrati che indagavano su Berlusconi, come quelli pubblicati dal senatore Lino Jannuzzi su "il Giornale".

Purtroppo il diritto ad essere informati dei cittadini sembra che sia subordinato al volere e ai privilegi dei politici che preferirebbero che certe cose non si vengano a sapere.

martedì 3 luglio 2007

Berlusconi dimentica di essere stato in TV

Ieri il leader di Forza Italia, riferendosi alla campagna elettorale delle passate elezioni politiche e ai due confornoti televisivi, ha dichiarato:
"Volevo andare in tv a raccontare cosa aveva fatto il mio governo, ma ci sono andato solo due volte e sempre con Prodi, e ho avuto un minuto e mezzo per replicare alle stronzate di Prodi".

Berlusconi, prima delle elezioni politiche del 2006, è stato protagonista di una maratona televisiva nella scorsa campagna elettorale, ha partecipato a molte trasmissoni televisive (spesso senza alcuna controparte) tra cui: Unomattina, Tempi Modetni, Matrix, Porta a Porta, Il processo di Biscardi, Otto e Mezzo, in Mezz'ora.

Durante la campagna mediatica ha dichiarato a Sky TG24:
"non mi piace andare in TV, è una cosa che odio, semplicemente la odio e se lo faccio è solo per far sapere agli italiani quello che ha fatto il governo".

I due "duelli" televisivi in cui l'ex premier si è confrontato con Prodi duravano un ora e mezza e i due contendenti avevano due minuti e mezzo per rispondere alle domande dei giornalisti (non si sa da dove salti fuori questo minuto e mezzo).

sabato 30 giugno 2007

ddl Mastella: c'è chi vuole la legge sulle intercettazioni e chi no

Oggi i giornalisti scioperano per "l'attacco all'autonomia del giornalismo e al diritto di cronaca" e perché si sono accorti della "gravità del ddl Mastella sulle intercettazioni".
La legge "bavaglio" Mastella ha lo scopo è impedire che intercettazioni e atti d'indagine vengano resi pubblici, in tal modo difficilmente l'opinione pubblica verrebbe a conoscenza di ciò che i "potenti" combinano.
Notizie di rilevanza penale, politica o, in alcuni casi, senza rilevanza alcuna avrebbero vita difficile.
Il disegno di legge in questione punirebbe i giornalisti, che informano su ciò che hanno fatto personaggi indagati e non, con sanzioni e pene detentive

Il ddl Mastella non è l'unica proposta riguardo all'argomento "intercettazioni", finora sono state presentate proposte da diversi partiti quali Udeur, Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lega Nord, Rifondazione Comunista, UDC e verdi.
Vista la schiera di esponenti che vogliono "imbavagliare la stampa" ci si può aspettare una larga approvazione bipartisan.

Nell'ambiente politico, per ora, l'unico che si è pronunciato contrariamente al disegno di legge è stato il Ministro Di Pietro, che ha annunciato battaglia dicendo che, anche in caso di fiducia, il suo partito (Italia dei Valori) voterà contro la legge.
Questo potrebbe incrinare nuovamente i rapporti dei due ministri. Forse potremo assistere ad epiteti come quello di Mastella quando tre senatori dell'IdV non votarono un altro ddl del Ministro della Giustizia (3 ottobre 2006): "Mi sono rotto i coglioni di Di Pietro. La mia pazienza è finita".

domenica 17 giugno 2007

Carissimo Onorevole Previti...

Il 4 maggio 2006 la Corte di Cassazione ha condannato a 6 anni di reclusione, nel processo Imi-Sir, il deputato di Forza Italia Cesare Previti.
Per salvare il poco onesto Onorevole sono state varate diverse leggi, grazie alla ex-Cirielli (detta salva-Previti) non ha dovuto scontare la pena in carcere bensì ai domiciliari.

Con il cambio di governo il parlamento, con un provvedimento bi-partisan, ha approvato uno sconto di pena di 3 anni grazie al quale il deputato in questione è stato affidato in prova ai sevizi sociali.

Oltre alla condanna a sei anni, che ha subito diversi sconti, Previti è stato condannato all'interdizione perpetua dai pubblici uffici tra i quali, ovviamente, il Parlamento.
Nonostante ciò, da più di un anno, la Giunta delle Elezioni non è riuscita a dichiararlo ineleggibile, questo anche nella speranza, dimostratasi vana, che il deputato possa riacquistare le proprie capacità elettorali.

Probabilmente il 21 giugno, l'Onorevole avvocato che comprava i giudici verrà finalmente dichiarato decaduto dalla sua carica.


Ma quant'è costato ai contribuenti, in quasi 14 mesi d'indecisione della Giunta, il deputato che non poteva entrare in Parlamento?
Quasi 300.000 euro!

Infatti il parlamentare, nonostante le sue condanne e l'impossibilità fisica di svolgere la sua funzione di deputato, ha continuato a percepire l'indennità, buona parte della diaria e altri rimborsi; questi soldi sono dei contribuenti, di chi ha eletto il deputato e di chi non l'ha fatto.
I componenti della Giunta delle Elezioni evidentemente non hanno ritenuto questo un problema, in quanto i soldi non sono loro quindi non gliene importa se vengono sprecati per pagare un pregiudicato.

Cosa succederà quando Previti non sarà più deputato?
Certamente non morirà di fame, in quanto gli spetterà l'assegno vitalizio quindi sarà mantenuto a vita dai contribuenti.

mercoledì 30 maggio 2007

Previti: ultimi giorni da Parlamentare

Il deputato Cesare Previti (Forza Italia) è ancora parlamentare nonostante da più di un anno sia stato condannato in via definitva all'interdizione perpetua dai pubblici uffici.

La condanna per corruzione in atti giudiziari nel processo Imi-Sir, prevedeva 6 anni di reclusione, trasformati dalla ex-Cirielli (detta anche salva-Previti) da reclusione ad arresti domiciliari, a seguito dell'indulto la pena si è ulteriormente attenuata con lo sconto di 3 anni e quindi l'affidamento in prova ai servizi sociali.
L'onorevole Previti aveva presentato un ricorso straordinario alla cassazione, questo giudicato inamissibile.
Quindi la pena è stata nuovamente confermata dalla suprema Corte.

La giunta delle elezioni ha iniziato a discutere mesi fa dell'eventuale ineleggibilità del deputato forzista, e quindi di un eventuale decadenza.
La decisione è stata rimandata per molto tempo, supponendo che Previti possa recuperare le capacità giuridiche, in questo caso i suoi colleghi vorrebbero una possibità di reintegrare il pregiudicato.

Ora che la condanna è certamente definitiva, la Giunta potrebbe apprestarsi a decidere, i membri della maggioranza hanno dichiarato l'intenzione di voto favorevole per far decadere Previti.
Di diversa opinione l'opposizione che giudica temporanea l'interdizione perpetua (ossimoro) a cui è stato condannato Previti.
Nella discussione, tra gli altri, è intervenuto per difendere a spada tratta il corruttore, l'On. Pecorella che è anche avvocato del soggetto in questione. Come altri suoi colleghi teme che al termine dell'affidamento ai servizi sociali, in data 8 agosto 2008, Previti possa recuperare le sue capacità giuridiche.
L'On. Belisario (Italia dei Valori) ha evidenziato che nell'uncio precedente l'interdizione perpetua è rimasta nonostante l'esito positivo all'affidamento ai servizi sociali.

La relazione dell'On. Burchiellaro (Ulivo) ha ricevuto 17 intenzioni di voto favorevoli da parte dei membri della commissione appartenenti alla maggioranza, contrari gli 8 dell'opposizione.
Tra una ventina di giorni sarà convocato l'Onorevole Previti e ci sarà il voto definitivo. Nella sedutà pubblica sarà convocato anche Angelo Santori, possibile successore a Previti in quanto primo dei non eletti nella XV circoscrizone Lazio 1.

sabato 5 maggio 2007

I maestri del falso: Studio Aperto

Per molti definire Studio Aperto un telegiornale è già una cosa eccessiva, gli argomenti principali sono il tempo, il gossip, Cogne e i convegni di Forza Italia.

Benché io non provi stima per quel telegiornale, mi capita di vederlo, e rimango basito dal modo poco professionale, spesso addiritura distorto, in cui vengono date le notizie.

Mentre ieri questi "giornalisti" avevano condannato "l'assassino romeno" nonostante non ci siano ancora prove certe della sua colpevolezza, oggi, per quelli del TG di Italia1, una bambina di 5 anni è stata uccisa per errore da una rissa tra adulti.

La notizia reale è: dopo una rissa scoppiata, davanti ad un bar, tra due polacchi e due italiani, uno di questi ultimi è andato nella casa di un amico degli stranieri in questione, ha sparato due colpi ed ha ucciso Karolina, una bambina polacca di 5 anni, mentre era in braccio al padre (estraneo alla lite).
L'omicida, Alessandro Riccardi, 32 anni, si è costituito ai Carabinieri nella notte ed ora è in stato di fermo con l'accusa di porto abusivo di armi da guerra e omicidio.

Per conoscere i fatti in maniera più completa si può consultare la notizia riportata dall'Ansa:
SPARATORIA DOPO LITE NEL NAPOLETANO: UCCISA BAMBINA POLACCA


Diversa dai fatti è l'opinione dei "giornalisti" di Studio Aperto. In collegamento telefonico Bruna Varriale dichiara:
"Karolina, 5 anni, è stata uccisa per errore.
Futili motivi sarebbero alll'origine di una rissa scoppiata davanti a questo bar.
Una lite che non è finita lì; Alessandro Riccardi, 32 anni, ha preso la pistola ed è andato a casa del papà della bimba, che secondo gli inquirenti avrebbe partecipato alla baruffa.
L'uomo ha sparato dentro casa. Un proiettile ha raggiunto Karolina al volto. Per la bambina, che era in braccio alla mamma, non c'è stato nulla da fare."

Poco dopo arriva il servizio, sempre di Bruna Varriale, questa volta con la collaborazione di Carla Chelo:
"Occhi azzurri, capelli biondi, se l'innocenza avesse una faccia sarebbe la sua.
Avrebbe compiuto 6 anni a giugno e non vedeva l'ora perché a 6 anni le dicevano sempre che si diventa grandi, si va a scuola e Karolina ha due fratelli. Aveva voglia di crescere. Del suo Paese aveva i colori, per tutto il resto era napoletana.
Era arrivata in Italia a tre anni e qui, tra i vicoli di San Paolo Belsito, in Parrocchia, dove andava con la mamma, e all'asilo aveva imparato a parlare il dialetto, è così che ogni giorno salutava la vicina.
Quando l'hanno colpita era in casa, in braccio alla sua mamma, ma neanche il posto più sicuro del mondo è servito a ripararla dalla follia dei grandi"

Per Studio Aperto non c'è stato un omicidio, bensì un errore, non c'è un assassino, bensì è colpa degli adulti che litigano.
Secondo la tesi di Italia1 la bambina era in braccio alla madre e il padre era coinvolto nella rissa con Alessandro Riccardi (secondo il TG non c'erano altre persone)

sabato 28 aprile 2007

C'è chi vuole eliminare l'accisa sui carburanti, ma solo per le province di Varese, Como e Sondrio

La scorsa settimana è stata presentata una proposta di legge, intitolata "Agevolazioni in materia di accisa sui prodotti petroliferi impiegati come carburante nelle province di Varese, Como e Sondrio".
Il deputato fautore di tale proposta è l'On. Marco Airaghi (Alleanza Nazionale), originario di Gorla Minore, in provincia di Varese.
Il motivo di tale proposta è il fatto che, vista la vicinanza con la Svizzera, molti abitanti delle suddette province si riforniscono fuoripatria dove non c'è un simile regime fiscale.
Eliminando l'accisa sui carburanti il prezzo si avvicinerebbe molto a quello svizzero.
Da diversi anni è in vigore uno sconto regionale sui carburanti per chi risiede entro 20 km dal confine.
Nel caso in cui la proposta venisse approvata, lo "sconto" verrebbe esteso e l'onere passerebbe dalla Regione allo Stato.
Si può, ovviamente, presumere che tale legge avrebbe anche l'effetto di trasferire il problema alle province confinanti, i cui residenti preferirebbero andare ad acquistare il carburante per i propri mezzi nelle province privilegiate.

SME: Assolto Berlusconi in appello

Nel processo SME, ieri Silvio Berlusconi è stato assolto "per non aver commesso il fatto", ai sensi dell'articolo 530 comma II del codice di procedura penale.
"Il giudice pronuncia sentenza di assoluzione anche quando manca, è insufficiente o è contraddittoria la prova che il fatto sussiste, che l’imputato lo ha commesso, che il fatto costituisce reato o che il reato è stato commesso da persona imputabile."

Assolto quindi per l'accusa relativa a 434 mila dollari passati dal conto 'Ferrido' di Fininvest al conto 'Rowena' del capo dei gip di Roma Renato Squillante, attraverso il 'Mercier' di Cesare Previti.

Assoluzione per lo stesso motivo anche per quanto riguarda anche il bonifico del 26 luglio dell'88 di un miliardo di lire da un conto di Pietro Barilla sul Mercier di Previti e del quale 100 milioni, per l'accusa, finirono sempre a Squillante.

Grande vittoria per la difesa, l'On. Nicolò Ghedini (Forza Italia) ha dichiarato: "E' un processo che ha inciso sulla vita politica italiana soprattutto perché c'é stata una grande pervicacia della pubblica accusa nel portarlo avanti".
L'On. Gaetano Pecorella (Forza Italia) ha definito l'ex-premier "molto emozionato", il legale ha aggiunto che: "D'altra parte è stato nel mirino per undici anni, è stato insultato e accusato mille volte. Questa è una grande vittoria della giustizia".

Berlusconi in merito ha detto: "Ne ho passate tante ma questa volta sono profondamente commosso. Sono 12 anni che aspetto giustizia ed ora, finalmente, è arrivata anche se con così tanto ritardo".

Tra le reali cause della durata del processo, iniziato il 9 marzo del 2000, ci sono nuove leggi varate dal Parlamento (tra cui la Cirami e il lodo Schifani), continue richieste di trasferimento da parte della degli imputati, tentativi di ricusazione e sospensioni dovute alla posizione politica di uno degli imputati; tutti elementi che hanno contribuito a dilazionare i tempi del processo.

lunedì 16 aprile 2007

Berlusconi esalta la "democrazia" di Putin mentre in piazza l'opposizione viene repressa

La Russia, secondo Silvio Berlusconi, "crede nella democrazia: ci sono immagini che si vogliono sostenere di una democrazia minore di cui francamente io non avverto i sintomi".
Riguardo alle manifestazioni di questi giorni l'ex premier italiano ha dichiarato: "vedo che il caso si è gonfiato molto. Io posso riferire quanto mi ha detto il presidente russo, che aveva avuto anche al telefono il ministro degli interni. Nell'approssimarsi delle elezioni l'opposizione tenta di farsi promozione".

Anche oggi ci sono state manifestazioni contro Vladimir Putin, a San Pietroburgo sono scese in piazza 2.000 persone, subito fermate da 6.000 poliziotti.
Gli oppositori avevano tentato, di organizzare un corteo: a quel punto
sono intervenuti i poliziotti, che hanno cominciato a fermare e portare nei loro autobus alcuni dimostranti. Alle proteste, per lo più verbali, le forze dell'ordine hanno reagito sfoderando i manganelli e disperdendo a forza la folla, mentre tutto intorno si levavano le grida di "fascisti", "assassini", "mercenari di Putin", "Vergogna".

La commissione UE è preoccupata per quanto sta accadendo in Russia, sottolineando che anche la Russia si è impegnata a rispettare valori come la libertà d'espressione. Il rispetto da parte della Russia di tali diritti sarà discusso in una riunione della Troika Ue-Russia, lunedì in Lussemburgo, a margine del consiglio dei ministri degli Esteri Ue.

Uno Stato non è democratico solo per il fatto che si vota, ci sono valori e diritti che in una democrazia devono essere rispettati.
I risultati delle ultime elezioni vinte dal partito di Putin sono stati definiti dall'OSCE "distorti in maniera grave" e la situazione sarebbe stata determinata dagli "enormi vantaggi" consistenti nello sfruttamento di risorse e strutture statali a favore del partito Russia Unita (Er).

Non fa parte della democrazia neppure il controllo dell'informazione da parte di un partito.
Nei giorni scorsi, è finita sotto il controllo della leadership di governo anche l'ultima grande stazione televisiva di informazione finora rimasta relativamente indipendente, Ren Tv.

domenica 15 aprile 2007

In Italia 1.280 morti nel 2006 sul lavoro

Una cifra non indifferente, 1280 le persone che, nel solo anno 2006, sono morte sul lavoro.
In questi giorni la stampa è tornata a parlare dell'argomento in concomitanza del disegno di legge sulla sicurezza del lavoro varato venerdì scorso.
Nonostante le cifre sulle morti bianche si è più spesso sentito, in questi anni, di lotta al terrorismo (quello "islamico") le cui vittime in Italia sono pari a 0.
Il premier Prodi ha dichiarato riguardo al ddl: "Le tragedie avvengono in violazione della legge, non perchè non ci sia una legge sufficiente", quindi il problema è, ha spiegato, "avere gli ispettori e la sorveglianza".
Speriamo che cambi veramente qualcosa.
I dati indicano che nel 2006 vi sarebbero stati 1.115 morti nell'industria (280 nell'edilizia), 114 nell'agricoltura e 11 tra i dipendenti statali. Il numero degli infortuni mortali aumenta per le donne: ne sono rimaste uccise 88 nel 2005 e 103 nel 2006. Da un confronto tra 2002 e 2006 emerge poi anche la crescita delle vittime tra gli extracomunitari.
Purtroppo ora sono rimasti solo questi numeri, ma le vite di quelle persone non ci sono più.

sabato 14 aprile 2007

In 6 anni quasi 200.000 gli evasori scoperti

Tra evasori totali e paratotali, lavoratori in nero e irregolari, l'Amministrazione finanziaria ha scoperto tra il 2001 e il 2006 un esercito di quasi 200 mila persone (esattamente 197.177).
L'imponibile sottratto al fisco sfiora i 93 miliardi di euro.

venerdì 13 aprile 2007

Tangenti: condannato Firrarello (Fi)

Il Parlamento italiano registra un nuovo condannato: il senatore e sindaco di Bronte (CT) Pino Firrarello (Forza Italia).
L'onorevole è stato condannato a due anni e sei mesi per corruzione e turbativa d'asta dal tribunale di Catania in merito alle tangenti per la costruzione dell'ospedale Garibaldi e di una residenza studentesca.
Il totale delle condannati nel processo è stato di 11, assolto invece il seatore Nuccio Cusumano (Udeur), presidente della commissione agricoltura.
Ai due "onorevoli" non è stato contestato il capo di imputazione di concorso esterno in associazione mafiosa.

martedì 3 aprile 2007

Dalla commissione antimafia stop alle candidature di imputati alle amministrative

Oggi la Commissione bicamerale antimafia ha approvato un codice di autoregolamentazione che impegna i partiti a non candidare imputati per le amministrative.
Solo i partiti che aderiranno al dettato del codice di autoregolamentazione, assumeranno l'impegno ad escludere dalle liste soggetti colpiti da provvedimenti giudiziari per reati particolarmente gravi quali associazione mafiosa, racket, usura, traffico di esseri umani e contrabbando, estorsione, riciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita, trasferimento fraudolento di valori, omessa comunicazione delle valutazioni patrimoniali, traffico illecito di rifiuti.
I partiti possono comunque candidare ugualmente tali soggetti motivando la scelta.
La decisione non si estende in alcun modo al parlamento in cui siedono 25 pregiudicati e quasi un parlamentere su dieci ha problemi con la legge (ovvero si è salvato non per merito ma per prescrizione, indlto o depenalizzazione del reato).

giovedì 29 marzo 2007

Berlusconi: "Forza Italia grande centro"

Berlusconi parla agli alleati.... un piccolo confronto tra ciò che ha detto e i fatti...

"Il grande centro che Casini immagina di poter costruire, tornando indietro nella storia e nel tempo, esiste già e si chiama Forza Italia"

Forza Italia non è un partito di centro, è di destra, al massimo centro-destra


"Anche senza l'appoggio dell'Udc abbiamo comunque una maggioranza consolidata di oltre 52% dei consensi"
Togliendo i voti dell'UDC al totale ottenuto dalla Cdl alle ultime elezioni politiche alla coalizione rimane poco meno del 43%

"Abbiamo deciso di non dare la nostra adesione al decreto sull'Afghanistan anche interpretando sentimenti di tutti gli elettori del centrodestra"
Il decreto approvato al senato riguardava il rifinanziamento di tutte le missioni all'estero, la missione in Afghanistan è stata decisa dalla Cdl nella passata legislatura senza alcuna opposizione del proprio elettorato

"All'amministrazione americana abbiamo sempre assicurato che il decreto sarebbe passato"
Nonostante ciò al popolo italiano non lo hanno assicurato, si sono lamentati del voto dell'udc perché ha fatto passare il decreto.

"C'è una totale discontinuità con la nostra politica estera"
Sono state rifinanziate anche le missioni decise dal centro-destra, anche il precedente governo ha trattato con i terroristi per la liberazione di ostaggi italiani.
Il nuovo governo, come il precedente, non vuole chiedere l'estradizione di americani che abbiano commesso reati in suolo italiano come nel caso del sequestro di Abu Omar


"E' necessario che tutti noi troviamo un accordo sulla proposta unica di legge elettorale che riduca con uno sbarramento solido gli attuali 22 partiti"
I gruppi parlamentari alla camera sono 13, il numero si riduce a 10 al senato. I partiti che hanno ottenuto voti sufficienti alla rappresentanza in parlamento alle scorse politiche sono di fatto 13 e non 22 (qualche giorno fa li riteneva 20). Lo sbarramento del 5% che Berlusconi ha chiesto non garantirebbe di entrare in parlametno anche alla Lega, uno dei principali alleati di Forza Italia, che alle ultime elezioni ha ottenuto il 4,58%

"2 milioni e 400 mila voti ottenuti dall'Udc alle passate elezioni"
I voti ottenuti dall'UDC alle passate elezioni sono 2.579.951, quasi 2 milioni e 600 mila

martedì 27 marzo 2007

Approvato il dl sul rifinanziamento delle missioni

Come preannuciato ormai da alcuni giorni, si sono astentuti i senatori di Lega, Alleanza Nazionale e Forza Italia.
L'UDC ha votato a favore unendosi alla maggioranza di governo.
Il "dissidente" ex Prc Franco Turigliatto ha votato contro.
Sono stati 180 i voti a favore (il quorum era fissato a 158), 132 gli astenuti e 2 i contrari. Quindi è stato approvato il rifinanziamento delle missioni internazionali dell'Italia nonostante l'opposizione e il clima non del tutto sereno sull'Afghanistan per il quale venivano chiesti maggiori armamenti da parte dell'attuale opposizione.
Riguardo al potenziamento degli armamenti è stato oggi approvato l'ordine del giorno di Calderoli con 311 si' e 3 voti contrari.

lunedì 26 marzo 2007

Berlusconi politicizza la manifestazione "non politica" della Moratti

Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti aveva dichiarato che quella di oggi a Milano non sarebbe stata una manifestazione politica. Una manifestazione con e per i cittadini, aveva pure anticipato che non ci sarebbero state bandiere di partito, ma al massimo il tricolore Italiano.
Berlusconi aveva annunciato la sua partecipazione (già questo le da un risvolto politico) e porta attorno a se i militanti di Forza Italia con bandiere cartelli a presso.
Per l'appunto l'ex-premier ha dichiarato "questa è una manifestazione politica".
Non c'era solo Forza Italia, ha partecipato anche la Lega (portando le bandiere che l'ex ministro Moratti aveva bandito), c'era anche l'euro deputato Borghezio (famoso per il suo razzismo e vari atti di violenza compiuti, pregiudicato condannato per incendio aggravato), da questo partito si sono visti anche striscioni innegianti contro gli zingari.
Il sindaco di Milano chiede "una svolta culturale a difesa della legalità, della sicurezza, dei diritti e dei doveri".
Buone, tutto sommato, le intenzione che aveva preannunciato il sindaco Moratti, ma la manifestazione per la sicurezza e la giustizia definita "non politica" ha visto partecipare anche politici (anche non milanesi) che con la giustizia e la sicurezza hanno poco a che fare.

Processo Sme: chiesti 5 anni per Berlusconi

Nel merito del processo Sme il sostituto procuratore generale di Milano, Piero De Petris, ha chiesto cinque anni di reclusione per l'imputato Silvio Berlusconi ritenendolo "il motore primo per contrastare De Benedetti nella conquista della Sme".
Per l'accusa Berlusconi deve essere condannato per corrruzione in atti giudiziari in quanto ha partecipato alla corruzione del giudice romano Renato Squillante.
La corruzione di Squillante è avvenuta attraverso il cosiddetto bonifico Orologio, 434 mila dollari che, da un conto riconducibile alla Fininvest, sono giunti all'ex capo dei Gip di Roma, Renato Squillante, attraverso un conto di Cesare Previti (già condannato per tale reato, ai servizi sociali grazie all'indulto).
L'avvocato dello Stato, Domenico Salvemini, ha chiesto un risarcimento di 1,1 milioni di euro.
Esponenti di Forza Italia ritengono il processo e le richieste di accusa una forma di persecuzione.
L'avvocato Salvemini invece ha detto "la legge è uguale per tutti e va applicata senza guardare in faccia nessuno, altrimenti non c'è più lo Stato" per cui ritiene che vada anche affermata la responsabilità penale del leader di Forza Italia.

domenica 25 marzo 2007

Mastella smentisce Berlusconi: "al PPE mai parlato di Prodi"

Clemente Mastella smentisce le dichiarazioni di Berlusconi, al vertice del PPE non si è mai parlato di Prodi, tantomeno di cacciarlo; ha affermato che "la cacciata di Prodi non era all'ordine del giorno" e che, se cosi' fosse stato, se ne sarebbe andato via dal vertice.
Il leader dell'Udeur aggiunge "l'aria che si respirava era quella di dire a Berlusconi di votare il provvedimento sull'Afghanistan".
Per il guardasigilli, riguardo al voto di martedì, non siano le prove di grande centro.

Berlusconi: "il PPE chiede quando caccio via Prodi"

Silvio Berlusconi ha affermato "l'interesse del paese ci dice che dobbiamo far dimettere questo governo il prima possibile", dice sia stato il PPE a chiedergli di mandare a casa il governo perché, a sua detta, è l'unico in Occidenete in cui ci sono partiti comunisti.

Prosegue poi sul voto sul rifinanziamento delle missioni "martedi' noi dovremmo produrre un voto che sia risultato di una profonda riflessione" e sulla liberazione di Mastrogiacomo "il governo Prodi ha trattato con i tagliagola e pretende ora di portare al tavolo della pace dei terroristi".

Il presidente del consiglio Prodi, dal canto suo, ieri ha detto di non capire quale sia il problema del leader di Forza Italia, il primo ministro ha detto "c'e' poco da dire:il decreto riguarda tutte le missioni,non solo quelle in Afghanistan.E' stato approvato dalla Camera con 560 voti" chiedendosi se all'opposizione vogliano chiudere tutte le missioni all'estero.

venerdì 23 marzo 2007

Tasse locali +6,1% dal 2005 al 2006

Tutti ormai hanno criticato la finanziaria del nuovo governo.
Ora però viene reso noto un effetto dell'ultima finanziaria del governo precedente, l'aumento delle imposte locali, cresciute del 6.1% in un solo anno, dato nettamente superiore all'inflazione e alla crescita economica.
Ici, Irpef locale, tassa sui rifiuti, Irap e tasse auto hanno portato 5,2 miliardi in più nelle casse degli enti locali. L'ammontare totale sfiora i 90 miliardi di euro di cui i 2/3 alle regioni.
Quali saranno gli effetti della finanziaria 2007? Arriveranno a tanto?

Timbrano il cartellino e vanno al Bar!

57 tra dirigenti e impiegati dei comuni di Gallipoli e Nardò (in provincia di Lecce), dopo aver timbrato il cartellino, invece di andare a lavorare nei propri uffici andavano o al bar o al mercato a fare la spesa.
Sono stati colti in flagrante dai carabinieri, intervenuti dopo numerose segnalazioni dei cittadini stufi di dover attendere ore per dei certificati.
I "lavoratori" del comune sono stati denunciati per assenteismo.

Che succede all'Italia?

In questi giorni l'Italia ha subito diversi procedimenti da parte dell'UE.

Il 21 marzo l'Italia (insieme ad altri 9 Paesi) è stata deferita per la mancata notifica delle misure nazionali necessarie al recepimento delle due direttive fondamentali del "secondo pacchetto ferroviario"; queste dovevano essere recepite entro il 30 aprile 2006 e ciò non è stato fatto.
Ieri è stata deferita anche per il cattivo funzionamento del 112.
Come se ciò non bastasse, oggi l'Italia è stata deferita a causa del condono IVA per l'anno 2002 contenuto nella legge finanziaria 2004.
Ieri è stata aperta una procedura d'infrazione contro gli stati che non hanno fornito sufficienti informazioni sulle strategie per ridurre le emissioni inquinanti (tra cui l'Italia).